Relazioni internazionali del CSM

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IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA attribuisce grande importanza agli scambi con le istituzioni internazionali e i Consigli superiori di altri Stati. Ansioso di promuovere relazioni durature su temi comuni legati all'indipendenza della Giustizia, come il processo di nomina e valutazione o la deontologia dei magistrati, il Consiglio accoglie numerose delegazioni estere di alto livello al fine di discutere su questioni di riforme istituzionali. Si è particolarmente impegnato in due reti che riuniscono i Consigli di Giustizia: la rete europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ), creata nel 2004, e la rete francofona dei Consigli della Magistratura Giudiziaria (RFCMJ), creata a novembre 2014. Il filo conduttore dell'azione internazionale del Consiglio risiede nella convinzione che l'indipendenza dei giudici non abbia altro scopo se non quello di assicurare ai cittadini la fiducia che il sistema giudiziario deve ispirare.

Il Consiglio superiore della magistratura partecipa alle reti europee e francofone che legano istituzioni omologhe e riceve regolarmente delegazioni estere. Convinto dell'importanza che questa dimensione della sua attività deve rivestire, ha voluto costruire con la massima sollecitudine una vera e propria politica europea e internazionale, fondata su due pilastri: il suo contributo al dialogo dei giudici, in particolare relativo all'indipendenza della giustizia, e la sua presenza istituzionale in Europa e nel mondo.

 

Il dialogo dei giudici, il dialogo dei Consigli

  • Le Corti e le istituzioni europee

L'Europa è il principale spazio per lo sviluppo del dialogo dei giudici. A tale riguardo, il Consiglio intende instaurare rapporti di qualità con le due corti europee, la Corte europea dei Diritti dell'Uomo e la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, il cui ruolo nella tutela e nella promozione dell'indipendenza della giustizia è fondamentale. Per essere pienamente efficace, questo dialogo giudiziario europeo deve basarsi su discussioni strutturate con le istituzioni politiche, il Consiglio d'Europa, da un lato, la Commissione europea, e in particolare la Direzione Generale della Giustizia e dei Consumatori della Commissione europea dall'altro. Sono stati presi contatti in tal senso.

  • La Rete europea dei Consigli della Giustizia

L'azione del Consiglio nell'Unione europea si baserà naturalmente sulla Rete europea dei Consigli della Giustizia (ENCJ), di cui il Consiglio è membro attivo fin dalla sua creazione nel 2004. Questa rete, inizialmente concepita come luogo di scambio di buone pratiche tra Consigli di giustizia, ha acquisito da qualche anno una nuova dimensione, in reazione agli sviluppi politici “illiberali” osservati in alcuni paesi europei. Da allora, si è risolutamente impegnato in un approccio attivo di promozione dello stato di diritto, difendendo l'indipendenza e la qualità della giustizia.

In un'Europa indebolita dalla Brexit, questo preoccupante contesto politico porterà inevitabilmente il Consiglio superiore della magistratura a prendere parte ancora più attivamente nell''ENCJ.

 

FOCUS

Le attività dell'ENCJ

Gli obiettivi del piano strategico dell' ENCJ per gli anni 2018-2021 sono sviluppati nell'ambito del proseguimento dei gruppi di lavoro e dei progetti di seguito dettagliati.

L'obiettivo del gruppo di lavoro  "Indépendance, Responsabilité et Qualité de la Justice", (Indipendenza, responsabilità e qualità della giustizia), è quello di identificare gli ostacoli che devono affrontare i magistrati in termini di indipendenza, responsabilità e qualità della giustizia.
Il lavoro di questo gruppo si basa sullo sviluppo di indicatori di qualità che potrebbero servire da guida ai consigli di giustizia per il miglioramento delle rispettive situazioni. Ogni due anni, il lancio di due questionari, uno per i giudici togati e l'altro per i giudici onorari, è al centro dell'attività del gruppo.

Dato il basso tasso di partecipazione ai precedenti sondaggi, la Francia non ha distribuito i questionari messi online nella primavera 2019. Il Consiglio sta valutando le misure da attuare per sostenere l'avvio del prossimo sondaggio. Ha accettato di essere pilota per la distribuzione di un questionario sull'indipendenza destinato agli utenti.

Il gruppo di lavoro "Confiance du public et image de la justice”   (Fiducia del pubblico e immagine della giustizia) si impegna a determinare una base di valori comuni, a dare priorità alle buone pratiche che contribuiscono alla diffusione delle attività giudiziarie e al rafforzamento della fiducia dei cittadini nella giustizia. In definitiva, il gruppo desidera elaborare un piano d'azione utilizzabile da tutti i consigli.

Il progetto "Forum Justice en ligne" (Forum Giustizia Online) ha lo scopo di rendere accessibile, comprensibile e trasparente per i cittadini il funzionamento dei sistemi giudiziari dei consigli membri della Rete.

Un workshop sulla valutazione, a cui ha partecipato il Consiglio superiore della magistratura a dicembre 2019, è stata l'occasione per uno scambio di opinioni dei consigli di giustizia il cui ruolo nella valutazione dei magistrati varia in Europa.

 

 

  • Le relazioni bilaterali privilegiate

Questa azione, svolta in ambito multilaterale, sarà utilmente completata e rafforzata dallo sviluppo di relazioni bilaterali a lungo termine con alcuni partner selezionati, su temi ritenuti imprescindibili, quali l'organizzazione e il funzionamento dei Consigli di giustizia, la valutazione dei magistrati o ancora la selezione dei vertici delle giurisdizioni. Le prime basi di questa politica bilaterale sono state poste nel 2019, e dovranno essere rafforzate nel 2020, in particolare in direzione del Belgio e dell'Italia.

  • La Rete francofona dei Consigli della magistratura giudiziaria

Il Consiglio continuerà a investire nella Rete francofona dei Consigli della magistratura giudiziaria (RFCMJ), di cui è uno dei quattro membri fondatori (insieme a Quebec, Libano e Senegal). A tale riguardo, l'anno 2019 è stata l'occasione per proseguire il lavoro avviato dai precedenti mandati.

Il convegno della Rete si è svolto il 14 giugno 2019 a Beirut, a seguito degli eventi organizzati per il giubileo della Corte di cassazione del Libano a cui hanno partecipato i membri delle Corti supreme arabe e dell'Associazione delle alte corti di cassazione dei paesi che hanno in comune l'uso del francese (AHJUCAF). Il sig. François Molins, procuratore generale presso la Corte di cassazione e presidente della sezione del Consiglio competente per i magistrati della procura, ha aperto il convegno su "I Consigli di giustizia e il potere esecutivo". Il sig. Georges Bergougnous, membro del Consiglio, ha partecipato alla tavola rotonda su "I Consigli di giustizia, un'indipendenza da preservare: una panoramica della magistratura e della politica".

Gli orientamenti adottati dall'Assemblea generale della Rete riunita a Beirut sono stati chiariti nel corso di una riunione dell'Ufficio di presidenza, costituito dai membri fondatori e presieduta dal Consiglio del Senegal, che si è tenuta a Parigi nel mese di novembre del 2019. Tali orientamenti condurranno, in particolare, a sviluppare una politica di ampliamento, attraverso il reclutamento di nuovi membri, e ad avviare nuovi gruppi di lavoro, uno incaricato dell'attuazione della risoluzione di Bruxelles adottata nel novembre 2018 sulla pubblicazione delle decisioni di giustizia e i rischi etici e deontologici, l'altro destinato a concepire un corso sull'etica e sulla deontologia giudiziaria per i membri della Rete.

Colloque annuel du Réseau francophone des conseils de la magistrature judiciaire à Beyrouth au Liban, Juin 2019

Convegno annuale della Rete francofona dei Consigli della magistratura a Beirut, Libano, giugno 2019

La cooperazione istituzionale

  • L'accoglienza delle delegazioni estere

La costruzione di rapporti privilegiati con alcuni Stati non impedirà al nuovo mandato di restare fedele alla tradizione di accoglienza e di apertura del Consiglio, tradizione che lo ha portato, e continuerà a farlo, a rispondere favorevolmente alle numerose richieste avanzate dalle delegazioni estere.

 

 

Per questo motivo, il Consiglio è stato particolarmente richiesto nel 2019 con l'accoglienza di undici delegazioni e cinque personalità straniere. Per quanto riguarda le personalità ricevute, occorre ricordare che tre di loro, tre donne – provenienti da Mozambico, Repubblica Dominicana ed Egitto – sono state accolte nell'ambito del "PIPA - Programme d’invitation des personnalités d’avenir" (programma di invito delle personalità del futuro) del Ministero dell''Europa e degli affari esteri. Questo programma consente a personalità provenienti dal mondo politico, universitario, associativo o economico di avere una migliore conoscenza della Francia. Gli scambi con queste personalità si sono concentrati soprattutto sull'indipendenza della giustizia e sull'accesso delle donne alla magistratura.

L'accoglienza delle delegazioni estere costituisce un momento di scambio di buone pratiche tra pari; offre inoltre al Consiglio l'opportunità di assicurare la propria presenza istituzionale nel mondo offrendo sostegno ai paesi che desiderano sviluppare le proprie istituzioni. A tale riguardo, il Consiglio ha ricevuto i membri della Commissione incaricata di preparare un disegno di legge relativo allo statuto della magistratura della Tunisia. È stato organizzato un incontro per alcuni membri del Consiglio superiore del Potere Giudiziario marocchino con i membri e i referenti del Servizio di assistenza e controllo deontologico, nell'ambito del programma di sostegno finanziato dall'Unione europea di cui beneficia questo organismo. La delegazione del Consiglio marocchino ha voluto studiare questo originale servizio istituito dal Consiglio francese nel giugno 2016.

  • Gli strumenti

Per attuare questa ambiziosa politica, il Consiglio intende dotarsi degli strumenti necessari. La prima misura prevede il rafforzamento del segretariato generale affinché il vice segretario generale, incaricato delle relazioni internazionali, possa fornire maggiore sostegno ai membri per il monitoraggio dei lavori internazionali, in particolare sui progetti dell'ENCJ.

La seconda misura consiste nel rafforzamento della visibilità internazionale del Consiglio superiore della magistratura. A tale riguardo, il rifacimento del sito internet del Consiglio, che deve essere avviato, sarà l'occasione di proporne una versione in inglese e in spagnolo, e anche in altre lingue. In un primo momento, a settembre 2019, sono state messe online le traduzioni in inglese e spagnolo del nuovo "Recueil des obligations déontologiques des magistrats" (Raccolta degli obblighi deontologici dei magistrati), pubblicato a gennaio 2019. Verranno proposte in varie lingue schede tematiche che presentano l'attività del Consiglio e che possono essere utilizzate come supporto pedagogico durante l'accoglienza delle delegazioni estere. Infine, una terza misura porterà a un miglior coordinamento dell'azione internazionale del Consiglio superiore della magistratura, da un lato in seno alle varie reti internazionali alle quali partecipa, dall'altro con quelle di altri organi politici e giudiziari francesi coinvolti nella cooperazione internazionale.

Assemblée générale du Réseau européen des conseils de la justice à Brastislava en Slovaquie, 2019
Assemblea generale della Rete europea dei Consigli della giustizia a Bratislava, Slovacchia, 2019